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Corso di vela online . Derive

Corso di vela on-line

Questo corso è rivolto a coloro che per la prima volta si avvicinano alla vela con il semplice scopo d’imparare, almeno la parte teorica, per iniziare uno sport sano che li vedrà protagonisti nel condurre una piccola barca. Naturalmente tutto ciò che s’imparerà da queste note, dovrà essere verificato e messo in pratica sulla barca.

Le piccole barche a vela aperte, quelle più adatte, appunto per iniziare, si chiamano genericamente derive. Sono le più indica per apprendere rapidamente le manovre e capire immediatamente l’errore appena commesso, data proprio dalla sensibilità di reazione nelle manovre, amplificata proprio dalle dimensioni della barca; mentre passerebbe quasi inosservato sui cabinati, o comunque non avrebbe lo stesso effetto.

Vediamo insieme i vari tipi di deriva, almeno per conoscerne i nomi e capirne le differenze.

Optimist: lunga mt 2,30, è la più piccola in assoluto, costruzione a spigolo con la prua tronca e il fondo piatto, ha una sola vela chiamata “randa aurica”; facile da armare e da condurre, ideale per i bambini da 6 a 10 anni con la quale iniziare la carriera velistica. Si usa da solo.

Equipe: lunga mt 3,35, è una barca con due vele, randa e fiocco, si usa in due ed è il proseguimento naturale del piccolo velista fino ai 15 anni.

420: prende il nome dalla sua lunghezza, armata con due vele e due persone di equipaggio; con questa deriva si può ottimizzare la tecnica per cominciare a regatare seriamente.

Flying Junior: lunga mt 4,04, è una deriva leggera, un po’ instabile a causa della sua carena tondeggiante, armata con randa e fiocco, può issare anche lo spinnaker e si usa in due persone. E’ particolarmente tecnica e veloce, con una grande carriera, ancora oggi molto utilizzata.

Vaurien: lunga mt 4,08, larga mt 1,57, superficie velica mq 8,10, è una barca molto tecnica e stabile, ottima per l'attività agonistica con il quale i ragazzi adulti possono affrontare condizioni di mare estreme; issa due vele e monta anche lo spinnaker. di 9 mq. 

470: anche questa deriva prende il nome dalla sua lunghezza, issa due vele più lo spinnaker e due persone di equipaggio. E’ barca molto tecnica e competitiva dov’è richiesta una grande preparazione tecnica.

Finn: lunga mt 4,50, è una barca impegnativa e pesante da usare una sola persona, issa solo la randa.

Laser radial: lunga mt 4.20, issa una sola vela con una persona d’equipaggio, è semplice da usare e divertente.

Laser 2: è di lunghezza come il primo mt 4,20 con la differenza che issa due vele e si usa in due persone d’equipaggio. E’ molto veloce e più tecnica della prima.

Tutte queste derive fanno parte delle Classi Olimpiche Internazionali.

Ve ne sono delle altre ancora, ma queste sopra elencate sono le più popolari.

Vediamo d’imparare i termini appropriati dei componenti di un’imbarcazione, capire com’è fatta, conoscerne tutta l’attrezzatura, come regolare le vele, il suo governo e di tutto ciò che bisogna sapere per andare a vela.
 
Fonte disegno: centrovelicocaprera
 

Nomenclatura generale della barca e dell’attrezzatura

Possiamo dividere la barca in due fasce orizzontali:

Scafo e coperta

Lo scafo a sua volta si divide in due parti:

Opera viva : è la parte immersa dello scafo, detta anche carena.

Opera morta : è la parte emersa dello scafo, cioè tutta la parte sopra la linea di galleggiamento, chiamata anche fiancate DX e SX .

Chiglia : è l’elemento portante dell’ossatura dello scafo ed è posto nella parte centrale inferiore di esso, inizia da poppa e arriva fino a prua.

Dritto di prua : è l’elemento centrale dell’estrema prua, proseguente la chiglia.

Dritto di poppa : è la parte centrale dell’estrema poppa, verticale o obliqua, proseguente la chiglia.

Serrette : sono listelli di legno o altro materiale, posti longitudinalmente all'interno dello scafo per irrobustirlo.

Questi ultimi elementi, (chiglia, dritto di prua, di poppa e le serrette) sono utilizzati in costruzioni in cui è necessario l’irrobustimento dello scafo. Nella deriva che andiamo a esaminare sono presenti solamente quando il materiale di costruzione è il legno, o misto.

Specchio di poppa : è la parte terminale posteriore che unisce le fiancate, può essere obliqua o verticale.

Ombrinale : è un’apertura solitamente nello specchio di poppa all’altezza del piano di calpestio del pozzetto, può avere una chiusura basculante e ha la funzione di far defluire l’acqua eventualmente entrata in navigazione.

Timone: è l’organo di governo della barca, formato da una pala ruotante su cerniere o attorno a un’asse, governata attraverso una barra, o ruota posta in pozzetto nelle barche più grosse.

Barra: è l’asta di legno o metallo collegata alla testa del timone con la quale si governa.

Agugliotto: è il perno che costituisce il maschio della cerniera su cui ruota il timone applicato allo specchio di poppa.

Femminella: è la ghiera che costituisce metà della cerniera su cui ruota il timone applicato allo specchio di poppa.

Deriva : con questo termine s’intende una lama mobile montata sotto la carena con una grande superficie laterale per contrastare lo scarroccio, (chiamato deriva) da cui ha preso il nome; lo spessore è contenuto, per limitare la resistenza all’avanzamento.

Cassa di deriva : è l’alloggiamento della stessa quando questa è mobile.

Coperta : e la parte superiore che ricopre lo scafo, nei cabinati è chiamata anche ponte.

Falchetta : bordo in legno o metallo posizionato a filo del lato esterno della coperta, può avere forme diverse, in base al tipo di barca.

Trincarino : Bordo esterno della coperta in cui si monta la falchetta.

Scassa : è la base su cui alloggia il piede dell’albero, può essere in coperta o in chiglia, in quest’ultimo caso l’albero attraversa la coperta, chiamato albero passante.

Prua: è la parte anteriore della barca.

Poppa: è la parte posteriore della barca.

Fiancata: è la parte laterale della barca dx-sx; viene divisa in tre parti: prodiera, centrale e poppiera.

Mascone: è la parte prodiera della fiancata, dx-sx

Giardinetto: è la parte poppiera della fiancata.

Esaminiamo ora l’attrezzatura di coperta.

Albero: E’ una lunga antenna di legno o alluminio appoggiato in coperta o passante attraverso un foro e fissato in chiglia; serve a sostenere le vele, i pennoni, le antenne e altro.

Canaletta: incavo sulla parte anteriore in tutta l’altezza dell’albero e nella parte superiore del boma, su cui viene inferita (infilata per issare) la vela.

Manovre dormienti: sono l’insieme di cavi metallici che sostengono l’albero in posizione, una volta montati e regolati, rimangono fissi.

Sartie: Sono i cavi che dalla testa d’albero, sono fissati in coperta trasversalmente a esso per il sostegno laterale.

Strallo: è il cavo che dalla testa d’albero, è fissato all’estrema prua della barca per il sostegno longitudinale verso poppa.

Paterazzo: è il cavo che dalla testa d’albero, è fissato all’estrema poppa per il sostegno longitudinale verso prua.

Arridatoio o tornichetto: è un sistema meccanico posto tra le sartie e le lande per metterle in tensione al punto giusto.

Crocette: sono aste orizzontali poste lateralmente tra albero e sartie e serve ad allontanarle verso l’esterno e dare rigidità all’albero.

Lande: piastre poste in coperta nella perpendicolare delle sartie, strallo e paterazzo cui sono fissati.

Golfare: è un anello in metallo fissato in coperta o al boma su cui agganciarvi sartie, bozzelli, cime e altro.

Boma: asta orizzontale fissata a poppa dell’albero a un’altezza ideale e serve per sostenere la base della randa.

Trozza: snodo in metallo che sostiene il boma unito all’albero.

Tangone: è un’asta che viene montata orizzontalmente a un’altezza regolabile nella parte anteriore dell’albero da utilizzare con lo spinnaker per tenerlo aperto.

Varea: è la parte terminale esterna delle aste orizzontali come boma, tangone e altri.

Tesa base: è il sistema posto sotto il boma per regolare la base della randa.

Manovre correnti: sono una serie di cavi tessili usati per la regolazione delle vele.

Drizze: sono l’insieme di cavi tessili usati per issare le vele, aste e altro.

Amantiglio: è la drizza che sostiene il boma, fissata alla varea.

Scotte: sono l’insieme di cavi tessili usati per la regolazione delle vele.

Passa scotta: è un occhiello fisso attraverso il quale una scotta o cavo cambia direzione.

Strozza scotta: è formata da una coppia di ganasce dentate mobili con molle di ritegno, o fisse nella quale scorre una scotta o drizza in un solo senso, mentre viene bloccata nell’altro.

Bozzello : nome generico che indica le carrucole con una, due o tre pulegge con forme diverse, usati per il cambio di direzione delle manovre correnti.

Paranco: è composto di due bozzelli attraverso i quali passa un cavo tessile per costituire la riduzione dello sforzo nella trazione su diverse manovre.

Trasto:

Vang: è il paranco utilizzato per mantenere il boma cazzato verso il basso, evitando di sollevarsi nelle andature portanti. Fissato al boma a una certa distanza dalla trozza e la base dell’albero.

Carica basso: quello del boma è un paranco che parte dalla trozza alla base dell’albero per evitare di sollevarsi quando si issa la randa. Quello del tangone dello spinnaker è una scotta per

tenerlo verso il basso.

Galloccia: è una maniglia a forma di “pi greco” o “T” schiacciata fissata in coperta o all’albero su cui viene data volta una scotta o drizza; può essere anche asimmetrica con una parte a strozzo. E’ chiamata erroneamente anche “Bitta”.

Moschettone: è un gancio metallico chiuso, con apertura a molla, usato per unire una drizza alla vela o altro.

Carroccio: è un moschettone metallico particolare, utilizzato per ingarrocciare il fiocco allo strallo.

Grillo: è una staffa in metallo a forma di “U” forato alle due estremità, da una parte filettato, attraverso le quali passa un perno cui si avvita per il bloccaggio. Usato come anello di collegamento.

Rotaia: è una guida metallica fissata in coperta su cui scorre un carrello munito di un bozzello, per spostare in avanti e indietro il punto di scotta del fiocco, oppure posto trasversalmente in pozzetto per spostare a sx o dx il carrello della randa.

Carrello: è un bozzello speciale che scorre attraverso la rotaia su cui è rinviata la scotta del fiocco o della randa.
Continua........
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