Dopo vari sistemi e tentativi di ripresa aerea andati a vuoto perchè troppo ballerini, ho forse trovato la strada giusta. Da verificare in mare aperto con vento più costante e senza le turbolenze generate dalle colline.
Lo schiavo non è tanto colui che porta la catena al piede, ma piuttosto quello che non è più capace di immaginare la libertà. Silvano Agosti
Modificato da - Layline in Data 20/05/2013 08:23:14
hai provato con un DRONE? ce ne sono di molto economici in commercio e sono assolutamente stabili e facili da adoperare. Gia con telecamera incorporata
hai provato con un DRONE? ce ne sono di molto economici in commercio e sono assolutamente stabili e facili da adoperare. Gia con telecamera incorporata
1° Vuoi mettere la soddisfazione di fare tutto col vento?
2° La telecamerina è in una custodia stagna fino a 20 mt e, nel caso mi finisse in acqua, ho un bel sagolino con cui recuperare lei e l'aquilone.
3° Sto giocando! Invecchiando si torna bambini...
Lo schiavo non è tanto colui che porta la catena al piede, ma piuttosto quello che non è più capace di immaginare la libertà. Silvano Agosti
Secumar, certo che puoi! Faccio qualche foto al telaio e alla cam, poi le posto qui.
Dreamer, il tarlo me lo avete messo proprio con quella discussione! Così ho iniziato a cercare in rete e ho trovato un po' di roba da cui prendere spunto. Naturalmente poi l'ho fatto a modo mio.
Lo schiavo non è tanto colui che porta la catena al piede, ma piuttosto quello che non è più capace di immaginare la libertà. Silvano Agosti
Secumar, certo che puoi! Faccio qualche foto al telaio e alla cam, poi le posto qui.
Dreamer, il tarlo me lo avete messo proprio con quella discussione! Così ho iniziato a cercare in rete e ho trovato un po' di roba da cui prendere spunto. Naturalmente poi l'ho fatto a modo mio.
Ok, sperimenta poi passa le istruzioni.
Alla mia età nonostante non possa più permettermi di perdere tempo nel fare qualcosa che non mi va di fare, continuo a farne; ma perché?
formato essenzialmente da 3 piattine d'alluminio, un anello in plastica e un sagolino
va appeso al sagolino dell'aquilone e funziona così
il sagolino del picavet va passato in quest'ordine
io ho aggiunto una coda stabilizzatrice per mantenerlo orientato al vento e limitarne le oscillazioni
la coda consiste in una stecca in vetroresina cannibalizzata ad un altro aquilone piegata ad arco, le cui estremità sono infilate in due fori di misura sulla piattina verticale, una cimetta che funge da corda e del domopack a ricoprire il tutto; le due briglie servono per mantenerla in posizione
per il buon scorrimento del sagolino del picavet ho usato 4 terminali da canna da pesca, forando le estremità delle due piattine orizzontali...
...e incollandoli posteriormente con una goccia di epossidica
i ganci per unire il picavet al sagolino dell'aquilone li ho fatti con del filo di rame proveniente dall'avvolgimento di un amperometro rotto
la custodia subacquea della minicamera, data per resistere fino a 20 mt di profondità, nonostante le dimensioni è molto ben fatta: ghiera della lente con oring e 6 viti, chiusura posteriore tipo scarpone da sci con guarnizione di silicone; da notare il pulsante superiore che serve ad avviare la registrazione e l'anello metallico anteriore, che ho incollato con epossidica, su cui verrà piazzato il fish-eye magnetico
per il fissaggio all'apposita sede filettata ho usato una vite a brugola e una rondella in cuoio, in modo che resti ferma ma si possa orientare senza mollare la vite
minicamera e obiettivo aggiuntivo fish-eye (comprato a parte)
va accesa col power prima di inserirla nella custodia
per non rischiare di perdere l'obiettivo vi ho dato volta con più giri usando del filo da vela e ho ricoperto la legatura con epossidica
notare l'anello magnetico corrispondente a quello che ho incollato sulla custodia
tutto pronto per il lancio, tranne il sagolino dell'obiettivo che verrà fissato con un gola di lupo alla custodia.
Il test è stato fatto con un vento di poco superiore ai 10 nodi, probabilmente, per il tipo di aquilone usato, 7/8 sarebbero bastati e il volo sarebbe stato più regolare. Il prossimo lo farò in navigazione in mare aperto e spero che la ripresa migliori.
Consigli: va prima fatto alzare l'aquilone almeno per una ventina di metri, poi va premuto il pulsante di registrazione e agganciato il picavet sulla sagola dell'aquilone, infine va dato filo a quest'ultimo fino all'altezza desiderata.
Possibili miglioramenti (teorici): - usare un aquilone del tipo SLED, rettangolare e meno nervoso del DELTA che ho usato io; anche aumentare la larghezza e la lunghezza della/e code migliora la stabilità; - costruire per il picavet una coda stabilizzatrice di maggiori dimensioni, forse meglio ancora due code simmetriche divergenti; - anzichè il domopack, usare del tessuto leggero da spinnaker, ben sagomato e teso; - appendere la coda a sbalzo un bel po' sotto la minicamera; - usare la focale più corta possibile; nonostante il fish-eye (in realtà credo sia un 21 mm, massimo un 16 mm), a causa della custodia lo stesso non è ben vicino all'obiettivo della camera, la focale si è così necessariamente allungata restringendo il campo e dando più problemi di mosso.
Ogni suggerimento sarà oltremodo gradito.
Lo schiavo non è tanto colui che porta la catena al piede, ma piuttosto quello che non è più capace di immaginare la libertà. Silvano Agosti
Grazie per i complimenti, ma l'idea è un condensato di ciò che ho trovato in rete. Le uniche mie originali sono la forma della coda e l'uso dei terminali da pesca al posto di anelli o microbozzelli (troppo pesanti per questa minicamera). Se cercate in rete Kite Cam e Pendolo Picavet, soprattutto su siti americani e francesi, trovate un sacco di roba.
Si, il pezzo è Those Sweet Words di Nora Jones.
Lo schiavo non è tanto colui che porta la catena al piede, ma piuttosto quello che non è più capace di immaginare la libertà. Silvano Agosti