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Manutenzione
Mautenzione del Ponte in Teak, tientibene, tambucio e altro in coperta.

La prima cosa che notiamo appena saliamo su una barca è la coperta, e quando questa è in teak e ben tenuta, è un piacere metterci i piedi sopra, inoltre è la miglior presentazione di una barca.

Il teak è una pianta che cresce nel Sud-Est asiatico, in un’area che comprende la Thailandia e Laos.
Il colore e rigatura cambiano a seconda dell’area d’origine, e la qualità migliore presenta un colore uniforme, dorato, a volte con venature nere.

Il Teak è da sempre considerato un legno nobile e molto pregiato. E` l`unico legno che può essere utilizzato in tutti i paesi del mondo, anche in quelli di grandi escursioni termiche, in cui l`umidità, salsedine e le intemperie mettono a dura prova qualsiasi altro tipo di legno. Il Teak è l’unico a contenere una grande percentuale di olio naturale perciò, è oleoso al tatto. Non viene attaccato da nessun tipo d`insetti ed è molto resistente all`acqua.

Inoltre non marcisce in nessuna condizione esso si trovi, ma il sole e il passare del tempo ne cambiano il colore in un grigio chiaro, che diventa sempre più scuro col passare del tempo perché la pioggia, cadendo, si mescola con la finissima polvere contenuta nell`aria, depositandola nelle fibre del teak.
Non parliamo poi della resistenza, durezza, duttilità e per finire, della bellezza inconfondibile.

Per tutte queste sue caratteristiche il Teak, all`esterno, non ha bisogno di nessun trattamento fino a quando mantiene anche la più piccola percentuale di olio. Dopodiché si deve idratare con un olio specifico per ridargli la protezione, ma senza verniciarlo. Si è mai visto un ponte in teak verniciato? No, e allora perché dobbiamo verniciare le altre parti in teak nella coperta?
Al ponte in teak è preferibile dargli una secchiata d`acqua di mare e mai dolce poiché, quest’ultima aiuta il processo di disidratazione, mentre l`acqua salata lo tiene sempre umido ed evita la crescita di vegetazione.

Mantenere la bellezza del teak, un legno così pregiato e generoso, richiede solo un po’ d`attenzione per non farlo soffrire e tenerlo sempre bello da vedere, e anche se per mesi rimane abbandonato a se stesso, al primo lavaggio, dimostrerà di nuovo tutta la sua resistenza, bellezza, integrità, colore e profumo.

A me personalmente il Teak piace allo stato naturale, ha un colore bellissimo, non sempre uguale poiché, questo dipende dalla zona di provenienza.
Se tenuto con cura, il Teak dura oltre una vita.

Come possiamo fare per mantenere in perfetta forma il ponte in teak?

Il ponte in teak ha bisogno di tanto in tanto, d’essere lavato e smacchiato. Al riguardo esistono vari tipi di detergenti, uno dei quali è il Teak Cleaner. E’ un detergente in polvere energico e molto delicato sul teak. Si può usare ogni qualvolta la coperta presenta delle macchie, ma senza farne abuso poiché questo contribuisce alla disidratazione del legno. Questo vuol dire che più laviamo con detergenti la coperta, e più dobbiamo idratarla con l’olio specifico.

Per lavare la coperta in teak, si procede bagnando abbondantemente con acqua dolce o salata, si sparge il Teak Cleaner su tutto il ponte e si lascia agire per almeno una decina di minuti, meglio se di più. A questo punto, con una spazzola a setole morbide o una spugna, dobbiamo passarla trasversalmente alle venature del teak usando acqua abbondantemente.
Non passare mai la spazzola o la spugna nel senso delle venature, e mai spazzoloni con setole dure, altrimenti consumerà la polpa del legno lasciando in evidenza le rigature longitudinali.
Quando sarà asciutto, si vedrà un piacevole ponte con un colore e un aspetto ormai dimenticato da molto tempo e soprattutto, senza aver asportato la polpa del prezioso teak lasciando i comenti perfettamente intatti.
Se ogni qualvolta per la pulizia del teak si seguirà questa tecnica, il ponte non si consumerà mai.

Quando il ponte in teak si presenta molto scuro per l’invecchiamento, oppure, peggio ancora con muffe o alghe, si può spruzzare su tutta la superficie, una buona quantità di candeggina e farla agire per una decina di minuti, finché il legno cambierà colore riprendendo l’originalità. In alternativa si può usare anche l’acqua ossigenata “100 volumi” che avrà lo stesso effetto della candeggina, ma costa molto di più.
Dopo il trattamento, dobbiamo lavare abbondantemente il legno con acqua corrente come in precedenza descritto.

Idratazione del teak (oliatura)
E’ un trattamento che bisogna fare sulla coperta quando se ne presenta la necessità cioè, quando è disidratata dalle intemperie.
Si applica sulla coperta in precedenza lavata e ben pulita, per ridare al teak quegli oli essenziali consumati dal sole e dalle intemperie, rendendolo idrorepellente come lo era in origine. Inoltre per saturare il legno ed evitare che la sporcizia si accumuli nella porosità del teak, infine, evita le macchie.

Teak Oil si applica con un pennello o con un panno morbido e spugnoso, stendendolo sull’intera superficie. Quando questa è molto grande, a mano a mano che si procede, è consigliabile riunire la parte trattata con un panno, in maniera da uniformare la quantità di olio applicato e togliere l’eccedenza che non è stata assorbita dalla porosità della fibra. A lavoro finito, i legni avranno un effetto splendente.

I produttori di questi prodotti spingono a trattare i legni almeno due o tre volte l’anno, ma non è da prenderlo sul serio, poiché il trattamento, se è vero che ripristina il teak come fosse appena tagliato, allora si disidraterebbe in pochi mesi? Non è possibile.


 



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